Cercavo un modo sobrio per augurarvi buone feste così come questo periodo che stiamo vivendo richiederebbe ed ho trovato quest’albero realizzato con tantissimi bottoni rossi. Semplice e di effetto!
Buoni bottoni a tutti!!!
Cercavo un modo sobrio per augurarvi buone feste così come questo periodo che stiamo vivendo richiederebbe ed ho trovato quest’albero realizzato con tantissimi bottoni rossi. Semplice e di effetto!
Buoni bottoni a tutti!!!
Di bottoni di cioccolato ve ne ho già parlato qui.
Ma questi che vi presento oggi sono davvero particolari: sono delle riproduzioni di bottoni vintage del 18°, 19° e 20° secolo.
Disponibili nella versione al latte e fondente, vengono venduti in queste eleganti scatole.
E se vi è venuta già l’acquolina in bocca, andate a ordinarli subito qui.
Molti artisti hanno usato le matite per creare opere d’arte, ma Dalton Ghetti crea capolavori in miniatura sulle punte delle matite. Quella che vedete qui sopra è una delle sue micro-sculture che richiedono tantissimo tempo per essere realizzate, a volte anche anni. Dopo aver sperimentato la scultura con materiali diversi, un giorno gli è brillata l’idea di utilizzare la grafite e da allora non ha più smesso.
Tre gli strumenti fondamentali per creare queste sculture incredibili: una lama di rasoio, ago da cucire e un coltello da scultura.
La sedia di bottoni che vedete qui sopra è stata creata nel 1998 da Brooke Kolconay Bryand come tributo alle donne che hanno battuto il cancro al seno ed è parte integrante del progetto della Croce Blu del Nord Carolina.
Intento del progetto è quello di informare le donne sul cancro al seno, di spingerle ad effettuare una mammografia e diffondere messaggi di speranza.
Ogni bottone con cui è stata decorata la sedia è unico e racconta una storia di chi ce l’ha fatta e di chi purtroppo no.
Nel 2006, in Tasmania, sulla scia di questo progetto, è stato creato questo baule realizzato con bottoni donati e che contiene le storie di molte donne. La scelta del baule, è spiegata sul sito del progetto, nasce dal fatto che spesso l’esperienza della malattia è chiamata viaggio e che prima di partire tutti hanno bisogno di una valigia.
Oggi voglio proporvi un tour “illuminante” tra lampade a forma di bottoni o decorate con questi poliedrici oggetti. Iniziamo dalle proposte dello studio Mesila specializzato in design sostenibile. La scheda di ogni prodotto riporta la percentuale di materiale riciclato utilizzato per la realizzazione e la sua provenienza.
Le lampade sono in versione da tavolo
e da terra.
Un’altra azienda che fa del riciclo la sua bandiera si chama Greca ed utilizza gli scarti di una fabbrica di bottoni per realizzare i propri prodotti.
La mia preferita è senza dubbio questa di Silvia Campana, (ex?) studentessa della facoltà di Design di Bolzano. La sua lampada, insieme ad altri progetti di suoi colleghi, è stata inserita nell’installazione “house creatures” vincitrice nel 2007 del prestigioso premio ICCF Editors Awards.
Qui di fianco, invece, un lampadario a forma di bottone in cui il cavo elettrico è usato come un filo di cotone che passa attraverso i buchi. E’ un progetto dei designers Alex Garnett e Nahoko Koyama di Mixko .
E, infine, due lampade pensate per le camerette dei bambini in vendita qui e qui.
A voi quale piace di più?