Stephanie Davidson è una giovane designer newyorkese che realizza dei piccoli capolavori illustrati. Mini libri a soffietto di circa 2 cm e mezzo le cui copertine sono bottoni. Oltre a quello in foto, altre varianti in vendita qui.
Stephanie Davidson è una giovane designer newyorkese che realizza dei piccoli capolavori illustrati. Mini libri a soffietto di circa 2 cm e mezzo le cui copertine sono bottoni. Oltre a quello in foto, altre varianti in vendita qui.
Bina Pagano raccoglie da anni bottoni di ogni epoca, tipo, forma e colore e la sua collezione è composta da circa 30.000 pezzi. Nel libro edito da Motta editore nel 2002, di cui vedete la copertina qui sopra, è presentata solo una selezione della sua raccolta. Più di 300 pagine di foto ci presentano singolari e bellissimi pezzi risalenti alla fine dell’800 fino agli anni ’50 del secolo scorso.
Bottoni in ceramica dipinta a mano, in avorio con la forma delle maschere del teatro giapponese, in madreperla e metallo di epoca vittoriana, in vetro nero pressato, in materiali naturali (come quelli particolarissimi di Elsa Schiaparelli con riso e chicchi di caffé), in galatite e in bachelite: questi sono solo alcuni esempi di quel mondo dei bottoni che, come scrive la Pagano, “è un mondo che affascina chiunque riesca a coglierne, nella sua circonferenza, l’immagine tumultuosa, e fa del suo tempo libero una continua e sempre nuova ricerca”.
Qualche settimana fa ho ricevuto per posta questo libro, gentilmente inviatomi dal sig. Gallavotti, direttore del museo del bottone di cui ho già parlato qui.
Il libro è diviso in quattro capitoli:
Importanza sociale del bottone nei rapporti interpersonali
Costume e società
I materiali
Il bottone nell’arte e l’arte del bottone
Come dice lo stesso autore, il libro non pretende di essere esaustivo, si tratta per lo più di appunti frutto della sua lunga esperienza nel settore e tanta passione e impegno.
L’aspetto che mi ha più interessato è il numero di foto presentate, credo sia un buon modo per far parlare direttamente i protagonisti: i bottoni. Peccato solo per la bassa qualità di alcune immagini che non rendono completamente la bellezza di questi piccoli oggetti.
Lo potete acquistare direttamente al museo o ordinarlo per posta.
Questo volumetto, edito dalla casa editrice napoletana Colonnese, presenta la conferenza su I bottoni tenuta da Yorick figlio di Yorick (alias Pietro Coccoluto Ferrigni) a Firenze il 28 febbraio 1882 alla Mostra della «Società di scoraggiamento alle Belle Arti».
La conferenza è suddivisa in due sezioni: Influenza dei bottoni sullo sviluppo dell’ arte e Influenza dell’arte sullo sviluppo dei bottoni.
Non vi aspettate un testo pedante, non lo è.
“Un bottone, poi, è quell’arnese che serve a riunire insieme due cose, o due parti di una cosa, le quali, in mancanza di quell’utile intermediario, rimarrebbero eternamente divise.
Certi strappi dolorosi, certe fessure profonde, certe scuciture irrimediabili, non si verificherebbero affatto, se la natura producesse spontaneamente un bottone ovunque si spalancasse disgraziatamente una fenditura.”